19.1.12

Ho visto....

Ho visto tanta gente, ieri ed oggi, sul piazzale antistante l'azienda. Ieri faceva freddo; oggi ancora di più. Ieri come oggi, i poliziotti ed i carabinieri guardavano perplessi la gente, persone che in qualche caso conoscevano personalmente. I poliziotti stavano lavorando; ed il lavoro consisteva, in questo caso, nel guardare qualcun altro che a breve avrebbe perso il posto.
Ho visto persone raccogliersi ordinatamente intorno ai delegati sindacali per ascoltare in silenzio durante l'assemblea all'aperto; ne ho visto altre lamentarsi perchè la gente era troppo tranquilla.
Ho visto cominciare il bollettino di guerra.
-E. ha ricevuto la lettera.
-Sì, ma gli manca poco per la pensione!
-Macchè, con la riforma Monti da tre anni sono diventati nove!
E via discorrendo.
Man mano che passavano le ore, il numero dei caduti aumentava, interi gruppi di lavoro scomparivano, altri venivano decapitati. Così, le persone pian piano hanno cominciato a diventare numeri. Così, senza una parola da parte dei vari dirigenti, l'addio è stato affidato ad un freddo telegramma. L'addio, sì, perchè sappiamo tutti che nessuno verrà richiamato, che questi tagli non sono funzionali ad un piano industriale, ma semplicemente delle prove di svendita.
Ho visto persone in preda allo sconforto tentare di bloccare la via Pontina, tentare di occupare l'azienda, e disperatamente incatenarsi lì sul piazzale, con quel freddo; ed infine essere indotte a più miti consigli dalle parole dei colleghi.
Ho visto persone partecipare spontaneamente al presidio notturno, e ne ho viste altre contribuire portando cibo e coperte.
Queste persone, tutte insieme ed una per una, queste persone le cui vite rivestono un interesse quasi nullo per i vari Attila Carrara di cui è pieno il mondo, queste persone con i loro mutui da pagare, queste persone che ora dovranno spiegare ai loro figli, alle loro famiglie che c'è un problema; queste persone così deboli, in balìa dell'avidità di tre rampolli che non possiedono un centesimo del talento del loro genitore; queste persone continueranno a lottare sostenute da qualcosa che non può essere comprato: la loro dignità.


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